martedì 3 luglio 2012

Massaggio e autoguarigione

Nel corso degli anni, facendo sport a livello agonistico, ho avuto un sacco di piccoli infortuni e doloretti, che spesso ho imparato a individuare e risolvere da solo.
Questa capacità l'ho acquisita... no, diciamo meglio che tutti l'abbiamo più o meno innata, una capacità di autoguarigione.
Diciamo che grazie ad un mio amico massaggiatore ho solo preso coscienza della possibilità di autoguarirsi.
Chi meglio di noi stessi può sapere cosa ci sta dando sollievo ad un dolore o cosa ci fa stare peggio?
Quando abbiamo un dolore in qualche parte del corpo iniziamo a toccare la parte dolorante.
Il contatto, la pressione e il passaggio di calore sono già un modo per dire al nostro corpo che ci stiamo prendendo cura di lui.
Questa teoria è anche alla base dello Shiatsu.
La pressione e il movimento hanno l'effetto benefico di aumentare l'afflusso del sangue alla parte dolorante. Il sangue porta ai tessuti quello che è necessario per innescare il meccanismo di guarigione.
A volte il problema è proprio che il dolore si cronicizza perchè questo meccanismo non inizia.
I tendini e le parti vicino alle articolazioni, i tessuti di connessione del muscolo alle ossa sono le più sottoposte a infiammazione.
Per mia esperienza si ottiene molto poco in questi casi con le costose cure fisioterapiche tipo Tecarterapia e Laser. La terapia del ghiaccio va sempre bene e non ha mai nessuna controindicazione. Si prendete una confezione di gel da impacchi e si fanno 15 minuti di impacco di ghiaccio anche più volte al giorno.
Questo aiuta secondo me più delle suddette terapie. Ciò nonostante spesso questo non è sufficiente per ottenere la completa guarigione.
Per esempio dopo una distorsione alla caviglia, la parte resta gonfia e piena di liquidi che si infiammano. Il massaggio serve per far defluire più velocemente questi liquidi. Sono massaggi dolorosissimi, ma dopo pochi minuti di solito si sente che il dolore si attenua. Per non aggiungere al dolore del trauma il fastidio dello sfregamento conviene usare una crema idratante qualsiasi. Se è un antiinfiammatorio, magari meglio, ma anche le creme non hanno effetti miracolosi quanto le nostre mani. Io uso la crema solo come lubrificante.
Cerchiamo di capire cosa c'è sotto la nostra pelle, magari anche consultando qualche documento di anatomia...
Quelli che si sentono scattare sotto la pressione delle nostre dita sono tendini.
Suonano come corde di chitarra e se sono in salute non devono fare male. Se sono doloranti sono infiammati, bloccati, contratti da sforzi che si è fatto. Proviamo a farli scattare, suonandoli come corde di chitarra. Fanno male e sono rigidi, ma piano piano il loro suono diventa meno secco, sono meno rigidi dopo 5 minuti di manipolazione e il dolore si attenua.
Può darsi che la pressione forte lasci poi il segno, un livido, un gonfiore. Non è nulla. Non si sta agendo su organi vitali, ne un tendine si può rompere a manipolarlo. Certo che se si sospetta di avere un tendine intaccato non è il caso di fare queste cose, ma qui si sta parlando di piccoli traumi e infiammazioni.
Quindi nei giorni successivi avremo un dolore come se si fosse battuto la parte massaggiata, è proprio un livido, visibile o no, un piccolo ematoma, ma che ci aiuta a far defluire l'infiammazione. Anzi, a volte l'ematoma è dovuto ad una sacca di sangue che si era formata in seguito al trauma e il fatto che si veda affiorare in pelle è una cosa positiva perchè così lascerà libera la parte muscolare.
Io non sono un dottore ne un fisioterapista e sono sicuro che qualcuno mi chiederà a che titolo scrivo queste cose.
Semplicemente questa è la mia esperienza e la riporto. Ad ognuno lascio la responsabilità di provare queste esperienze su se stesso, con molta attenzione, a maggior ragione perchè non tutti ai traumi e alle cure reagiamo allo stesso modo.
Che ne pensate?
Complimenti tutti ben accetti, critiche solo se educate e costruttive!!! ahah

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